Oggi ti voglio svelare il segreto della Diagnosi, ossia ti voglio far capire come, a parte cialtroni vari in giro per il paese, dovrebbe essere un Iter diagnostico e terapeutico per capire quale sia la causa del dolore.

1) Cerca di capire che tipo di dolore hai. Devi capire se il dolore è permanente, se invece varia con le posture del corpo o quando sei a letto. Se peggiora con i movimenti o se migliora.

2) Il primo passo da fare è andare dal propri medico e riferire questi sintomi nel dettaglio, in modo da dargli una prima idea di quale esame fare.

3) La prima azione da compiere prima di qualunque esame è prendere, chi può farlo, un anti-infiammatorio da banco. Ne esistono tantissimi (nel report che puoi scaricare li ho analizzati in dettaglio), e sono tutti più o meno validi per i dolori iniziali.

4) Se il dolore persiste bisogna iniziare ad indagarne il motivo: un corretto iter diagnostico, come sicuramente ti suggerirà il tuo medico consiste in un primo esame della colonna mediante radiografie standard.

5) Se i risultati non sono discriminanti allora sarà opportuno farsi vedere da uno specialista del mal di schiena o da un ortopedico o dal fisiatra, i quali potranno chiederti ulteriori indagini radiologiche (colonna sotto carico, in flessione ed estensione, con proiezioni oblique a seconda del sospetto) o di Risonanza Magnetica

6) Con queste indagini lo specialista dovrebbe essere in grado di stimare una diagnosi. Qui nasce il problema però: non esistono trattamenti validi per la cura del mal di schiena. Le prime, infatti, tendono a dare informazioni di tipo posturale e sull’assetto globale della schiena, eventuali fenomeni di artrosi o problemi generali. La risonanza invece, da informazioni definitive per ciò che riguarda le ernie del disco.

7) A questi punto si deve passare al lavoro: le prime poche cose che si possono fare sono prevalentemente palliative (ossia nascondono la sporcizia sotto il pavimento) e consistono in fisioterapia, ginnastica posturale, anti infiammatori, anti dolorifici, cortisone, Muscoril e Voltaren.

8) Se sei fortunato e rientri in quei mal di schiena passeggeri, questi rimedi possono essere effettivamente molto utili ed il dolore può passare (per ora)

9) Se invece, come spesso accade, il dolore passa per qualche periodo, ma poi torna più forte di prima allora non rimangono che due soluzioni: la chirurgia e l’Ozono terapia. La Chirurgia viene considerata la pratica che meglio di tutte eradica il problema, tuttavia sottopone il paziente a diversi problemi: rischi, complicanze, impossibilità di tornare indietro, recidive (come d’altronde tutti i metodi di prima), terapie post operatorie, immobilizzazione post intervento, fisioterapia e riabilitazione.

10) L’Ozono viene considerato invece, la paladina degli scontenti. Questo perchè rappresenta l’ultima spiaggia prima dell’intervento, e perchè, dopo svariati tentativi, chi giunge a fare l’ozono (stranamente sempre come ultimo rimedio) poi per un buon periodo sperimenta l’assenza dal mal di schiena. Ovviamente, anche qui, le recidive possono tornare, con il vantaggio però che:

a) l’ozono si può rifare ogni qualvolta uno volesse;

b) in molto casi (fino l’80%) l’ozono cura la causa del mal di schiena, e cioè, spesso, un ernia, riducendola di spessore (asciugandola).

Ora che hai un quadro chiaro, non lasciare che il mal di schiena prenda il sopravvento. Curalo. Eliminare il dolore, oggi, si può!

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